All’inizio fu di legno, poi altri materiali pesantissimi fino ad arrivare alle leghe ipertecnologiche e moderne dei giorni nostri. Senza dimenticare l’aiutino arrivato con l’elettrico. Stiamo parlando della bicicletta che, nel corso dei secoli, è cambiata moltissimo pur rimanendo, in sostanza, sempre la stessa almeno per intenzioni e filosofia. Oggi la si associa a una vita sana, a una mobilità sostenibile, ma anche allo sport professionistico e al relax. Con il sole e un bel paio di occhiali da sole personalizzati e stampati su Stampaprint in poco tempo e risparmiando, ci sono poche cose piacevoli e rilassanti come una bella biciclettata da soli e in compagnia.
Ma non possiamo dimenticare che una volta spostarsi in bicicletta non era un’opzione o una scelta ecosostenibile, ma una necessità perché non c’erano, o no ci potevano permettere, altri mezzi.
La prima bicicletta può essere considerata la Laufmachine risalente al 1817 e ideata dal tedesco Karl Drais e per questo in Italia fu chiamata Draisina. Si trattava di una due ruote con il telaio in legno e l’aggiunta di uno sterzo che rappresentava una vera novità per il periodo. Per Drais fu il tentativo di trovare un’alternativa al trasporto con i cavalli. Qualcosa che assomiglia più alla bici come la concepiamo oggi nasce nel 1791 in Francia quando Medè de Sivrac progetta e costruisce il celerifero, ma poi si scopre che si rattò più che altro di un solo progetto sulla carta. Importante l’anno 1861 perché per la prima volta vengono montati i pedali su una draisina, fissati alla ruota anteriore. L’ode asi deve a Ernest Michaux, anch’egli francese. Come francese è l’utilizzo del termine bicicletta. Altro anno importante per l’evoluzione della bicicletta è il 1888 quando Dunlop monta il primo pneumatico a camera d’aria su una due ruote. Qualche anno dopo, nel 1903 e nel 1909 nascono anche importanti competizioni sportive come il Tour de France e il Giro d’Italia.